Tre ricette con le visciole

11014637_844568205598766_5258499844324213378_nNon era mica finita lì (o meglio, qui)! Neppure dopo la marmellata gli stormi sono arrivati… e così ho fatto un altra capatina sull’albero e la casa è diventata tutta un visciolame! Mi scoccia da morire infatti far marcire la frutta sugli alberi e a costo di riempire la dispensa è obbligatorio usarla, quindi ecco altre tre idee:

  1. Visciole sciroppate 
  2. Crostata 
  3. Base per il liquore Ratafià (versione Abruzzese).

Per le visciole sciroppate -utilissime per decorare le torte o da usare sul gelato o nelle macedonie estive) basta lavarle, snocciolarle e tenerle 24h in un pentolino ricoperte con dello zucchero di canna; dopodichè tirare fuori i frutti e mettere a cuocere soltanto il composto formatosi come fosse una normale marmellata (aggiungendoci dello zucchero qb se necessario). Quando si è rappresa a sufficienza vanno re-inserite le visciole e, facendo attenzione che non si rompano, mescolare per 5 minuti. Infine riempire il vasetto sterilizzato e creare il sotto vuoto.

La marmellata della torta in foto era quella di susine dell’anno scorso (dovevo liberare i vasetti per preparami a quella di quest’anno) ma ovviamente la ricetta per la crostata è la solita: basta solo cambiare il gusto della copertura!

Infine c’è la grande boccia di visciole in quarantena per preparare quella che sarà la Ratafià. Qui le ricette sono molte e diverse perchè dipende dalle zone e dall’uso tramandato. Alcune aggiungono il vino all’inizio, altre come la mia, alla fine. Per ora sono nella fase dei 40gg di riposo al sole scuotendo ogni tanto. Aggiornerò il post con la ricetta alla conclusione =)

Lascia un commento